La sostenibilità in lavatrice? Eh sì, la sostenibilità arriva anche lì 😊
Caricare la lavatrice e farla partire è una di quelle cose che ormai molt* di noi fanno quasi senza pensarci. Così come comprare il detersivo: tendenzialmente il solito, qualche volta uno in offerta o una nuova profumazione.
Eppure ognuno di questi gesti, ormai così abituali, nasconde un piccolo rischio per la sostenibilità. Ma, come sempre, la consapevolezza, e qualche consiglio furbo 😊, ci aiuteranno!
Gli elementi che più influiscono sulla sostenibilità in lavatrice sono:
- la sua classe energetica
- come la utilizziamo: la frequenza d’uso, il carico
- che capi laviamo, o meglio di che materiale sono fatti
- quanti detersivi usiamo: per lavare, ammorbidire, sbiancare, smacchiare, disinfettare, togliere il calcare…
- quali detersivi usiamo: come e con che impatto si degradano nell’acqua
- le confezioni dei detersivi.
Parleremo di tutti questi punti. Ma partiamo dai detersivi!
Determinanti per la nostra sostenibilità in lavatrice.



- Quanti detersivi usiamo:
Nel tempo i detersivi che normalmente acquistiamo si sono (o almeno così ci dicono) sempre più “specializzati”: dall’unico sapone di Marsiglia o liscivia delle nostre nonne, al “fustone” di polvere delle nostre mamme, ai mille flaconi di oggi: uno per smacchiare, uno per ammorbidire, uno per togliere il calcare … E così ci ritroviamo a:
- versare nella nostra lavatrice (e quindi nelle acque di scarico) litri di prodotti chimici
- riempire armadietti e spazzatura di bottiglioni di plastica
- spendere tanti soldi!
Ma davvero ci servono così tanti prodotti diversi? E davvero senza tanta chimica (e soldi) non possiamo assicurare al nostro bucato e alla nostra lavatrice pulito e lunga vita? Noi abbiamo cercato e provato e ci sentiamo di consigliarvi due prodotti:
- naturali, non inquinanti
- in polvere, acquistabili anche a peso o in sacchetti di carta
- economici
- efficaci! Super testati sul nostro bucato di famiglia!
Con questi soli due prodotti naturali e un detersivo per lavatrice (magari in pastiglie e senza tensioattivi) avrete risolto tutte le vostre necessità:
- lavare
- sbiancare
- smacchiare
- ammorbidire
- disinfettare
- togliere il calcare
Ecco i campioni del bucato sostenibile:
- Percarbonato di sodio: smacchia, sbianca, disinfetta
- Acido citrico: ammorbidisce, toglie il calcare
- Aceto: in alternativa all’acido citrico.
Così con due vasetti di polvere e un detersivo in pastiglie avete risolto!
- Quali detersivi usiamo
Ormai avrete capito che abbiamo cercato (e trovato 😊) soluzioni naturali che non impattano sull’ambiente. Questi sono i detersivi che usiamo per assicurare la sostenibilità in lavatrice:
- Il percarbonato di sodio, a contatto con l’acqua sopra i 40° si scioglie e scinde in componenti naturali (soda, acqua, ossigeno). Fra questi l’ossigeno attivo, che sbianca, smacchia e disinfetta i nostri panni. Ma non danneggia l’ambiente.
- L’acido citrico è un prodotto naturale, usato anche negli alimentari come acidificante (e quindi conservante). Esiste in natura negli agrumi. Grazie alla sua acidità è perfetto per togliere il calcare ma anche come ammorbidente.
- Le confezioni dei detersivi
Le nostre soluzioni sono in polvere, acquistabili anche a peso e conservabili in vasetti di vetro o latta. Basta davvero poca polvere per un bucato (30gr) e così una confezione, ad esempio da 1Kg (costo circa 5€/7€), dura mesi (ipotizzando 1 lavatrice a settimana, oltre 30 settimane, più di 7 mesi). Adesso però scommettiamo che volete saperne di più di percarbonato e acido citrico! Come usarli, quanto usarne… Seguiteci nel prossimo articolo! Troverete tutti i dettagli.